Sicuramente non è una meta usuale per il turismo di massa; sicuramente non lo era nel 2002, anno in cui decisi di visitare questo straordinario paese.
Per chi ama la storia, per chi ama conoscere le radici della nostra civiltà, il Libano rappresenta una tappa obbligata, un paese da non perdere. Terra di Fenici, di Greci e Romani, di Arabi e Crociati, di Mamelucchi ed Ottomani, questa terra martoriata è sempre stata teatro di sanguinose battaglie fino alla recente guerra civile scoppiata nel 1975 che causò l’intervento Siriano e, successivamente, le invasioni israeliane, quest’ultime culminate nelle stragi di Sabra e Chatila di sinistra memoria.
Nonostante un lungo passato di guerre e lotte intestine, oggi il Libano sembra avere trovato il suo equilibrio politico, anche se questa più che una certezza è una speranza. Visitare il Libano è, comunque, un’esperienza unica.
Dall’elegante centro di Beirut, ricco di negozi e locali alla moda, alla immediata periferia della città dove ancora nel 2002 si potevano scorgere le facciate di palazzi crivellati da colpi di artiglieria, fino ad una passeggiata sulla suggestiva “Corniche”, il lungomare della capitale. Poi verso Sud, a visitare i meravigliosi siti di Deir al-qamar, Sidone, Tiro, Beiteddine e verso Nord a scoprire i resti di Biblos, Batroun o la caratteristica città vecchia di Tripoli. Infine verso Est, la tappa più straordinaria: il sito archeologico di Baalbek con il meraviglioso Tempio di Bacco.
E, visto che ci siamo: perché non gustare un bicchiere di Arak in un locale tipico o assaporare un bicchiere di vino direttamente nelle famose Cantine Ksara nella Valle della Bekaa?
Il Libano, in fondo, è tutto qui; 225 Km da Nord a Sud, dal confine Siriano a quello Israeliano ricchi di storia, cultura e folklore che fanno di questo fazzoletto di terra una delle mete più straordinarie per un turismo sicuramente non convenzionale.
Antonello Serrao